IL SAN GIOVANNI RITROVATO

Un altro tassello si va ad aggiungere alla ricomposizione del polittico di Defendente Ferrari 

Tra il 1525 e il 1535 Defendente Ferrari realizza un maestoso polittico. A oggi non si conoscono né i committenti né l’originaria collocazione; si sa però che l’opera era composta da almeno dieci tavole raffiguranti altrettanti santi a figura intera, collocati su uno stesso pavimento di marmo a losanghe.

Grazie alle ricerche e agli studi intrapresi per la mostra RINASCIMENTO PRIVATO, la Fondazione Accorsi-Ometto sta cercando di “ricomporre” parte di questo polittico che nel tempo è stato sciaguratamente smembrato in diversi pannelli.
Con il “ritrovamento” del San Giovanni Battista, acquistato recentemente dal gallerista torinese d’arte contemporanea Gian Enzo Sperone, un nuovo tassello va ad aggiungersi a questa avvincente ricostruzione.

Ecco la storia delle dieci tavole conosciute: nell’ottobre 1920 una Santa Caterina passa in vendita Von Hessel a Francoforte, mentre una Santa Margherita, attribuita a Defendente Ferrari, viene venduta all’Asta Vieweg-Brauschweig di Berlino nel 1930. Nel 1951 otto tavole compaiono nella vendita Burton presso Christie’s, con attribuzione a Macrino d’Alba. Nel 1966 è Pietro Accorsi ad acquistare da Giovanni Agnelli otto tavole con santi a figura intera. Nello stesso anno, di queste otto, l’antiquario torinese riesce a venderne due, per la cifra di 9 milioni di lire, a un collezionista privato, mentre nel 1967 ne vende altre tre (San Pietro, San Lorenzo e Santa Lucia) al Museo Civico di Torino. I restanti santi, ancora oggi, risultano in collezioni private.
Proprio uno di questi è il San Giovanni Battista, acquistato di recente da Gian Enzo Sperone per la sua collezione privata, che potrà essere finalmente ammirato accanto ai santi Giovanni Evangelista, Stefano e Agata, già esposti in mostra.

Fino a domenica 21 gennaio 2023