Erote Dormiente

  • N. inventario: Sc 73
  • Autore: Scultore lombardo
  • Datazione: fine XV-inizio XVI secolo
  • Materiale: marmo
  • Dimensioni: 21 x 29,5 x 10,5 cm  

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L’iconografia dell’Erote Dormiente – figura associata all’amore divino e alla sessualità in antico – ha una storia millenaria.

Una sua diffusione è documentata soprattutto per il periodo barocco, anche se i confronti più prossimi alla nostra opera, proveniente da Villa Ometto a Bra,rimandano alla fine del XV secolo. Essi sono alcune figure di amorini dormienti appoggiati ad uno scudo con una mano presenti nella decorazione del monumento funerario a Belisario Geraldini attribuito ad Andrea Bregno (Osteno 1421 – Roma 1506) o bottega.

È altresì possibile tentare un confronto con il monumento funerario di Maria di Serbia opera di Matteo Sanmicheli. In questo caso, il nostro pezzo andrebbe identificato come l’Allegoria della Morte, iconografia diffusa in contesti funerari cristiani.