Angelo Cignaroli

A cura di Vittorio Natale

13 settembre 2012 – 6 gennaio 2013

Riscoperto da Andreina Griseri in occasione della mostra sul Barocco Piemontese del 1963, Angelo Cignaroli è stato oggetto di alcune esposizioni parziali e collaterali, ma mai argomento di un approfondito studio monografico. 

La mostra, curata da Vittorio Natale, permetterà quindi per la prima volta di far conoscere a un vasto pubblico l’ampia produzione delle sue vedute piemontesi e alpine e presenterà una quarantina di dipinti provenienti da collezioni private affiancata alla rara serie completa di sei incisioni con vedute realizzate nel 1797 su disegni di Vittorio Amedeo Cignaroli.

Cresciuto nella bottega del padre, Angelo ereditò nel 1792 la carica di regio pittore di “paesaggi e boscarecce”. A differenza di Vittorio Amedeo, conosciuto soprattutto per paesaggi ideali dal gusto arcadico e classicheggiante, egli si specializzò nell’esecuzione di vedute dal vero di medie dimensioni di residenze reali e di città, di villaggi e siti appartenenti al Regno di Sardegna

Angelo Cignaroli fu anche pittore del sublime alpino: sue sono infatti alcune precoci vedute alpine, rivolte soprattutto al massiccio del Monte Bianco e ai suoi ghiacciai, oggetto allora di esplorazioni scientifiche da parte dello svizzero Horace-Benedict de Saussure, autore del mirabile Voyages dans le Alps (1779-96). 

Attraverso l’insieme delle opere esposte, vere e proprie testimonianze storiche e iconografiche delle sopravvivenze e delle trasformazioni subite da molte località piemontesi, si potranno così apprezzare la vastità, la qualità e l’interesse documentario delle perlustrazioni condotte sul paesaggio da Angelo Cignaroli fra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento.

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