
La Seduzione della Natura
Quadri di natura morta in Piemonte tra Sei e Settecento
A cura di Alberto Cottino
21 ottobre 2000 – 14 gennaio 2001
L’interesse di una ricognizione sulla natura morta in Piemonte sta nella qualità e varietà delle opere eseguite in questa regione: dalle composizioni ispirate al microcosmo fiammingo e alla pittura lombarda di Orsola Maddalena Caccia, alle delicate pergamene con frutta, fiori e uccelli di Octavianus Monfort e della sua cerchia, alle forti raffigurazioni, legate al barocco romano e napoletano, di Carlo Lanfranchi, al delicato fiorismo di cultura rococò del Rapous, attivo nel pieno Settecento.
La mostra presenta numerose novità, da nuove attribuzioni a Orsola Maddalena Caccia, ai numerosi dipinti inediti o visibili per la prima volta (come le stupende pergamene con uccelli attribuite all’ancora misterioso Carlo Conti), al consistente nucleo di opere di Monfort e Rapous, ai “nomi nuovi” nell’ambito della natura morta quali i vercellesi Gaetano Lavini e Pietro Michele De Pietri, presenti con due curiosi e divertenti “trompe-l’oeil” e il delicato Leonardo Marini, finora conosciuto solo come disegnatore di costumi e di progetti di decorazione per la corte sabauda, autore di un gradevole pastello e di alcune sovrapporte conservate proprio nel Museo della Fondazione Accorsi.
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