Lo Scrigno di Pietro Piffetti

Pietro Piffetti, Cofano-forte, 1750-1770. Legno di noce assemblato con giunzioni a mortasa e tenone (tavolino) e a coda di rondine (cofano forte) e lastronato in legno di palissandro, pruno e avorio, 108 × 62 × 49,5 cm 44.

L’arredo si compone di due parti: un tavolino da centro, caratterizzato da piedini a ricciolo introflesso, ed un bauletto con apertura a scrigno. La funzione del mobile era probabilmente quella di contenere un corredo nuziale o degli oggetti d’uso privato, secondo l’uso che aveva il coffret à bijoux in Francia durante il Settecento. La straordinaria ed elegante decorazione in avorio, inciso e ben colorato con i tipici colori usati da Piffetti, corre omogenea sia sul tavolino che sul bauletto, restituendo una visione d’insieme omogenea ed unitaria. Il mobile è stato realizzato da Pietro Piffetti, Il più celebre degli ebanisti piemontesi del Settecento, affermato anche a livello europeo.

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